lunedì 29 settembre 2014

La Nebbia Onirica



Il mio sogno è nutrito d’abbandono,
di rimpianto.
Non amo che le rose che non colsi.
Non amo che le cose
che potevano essere
e non sono state…

Guido Gozzano



Non è facile scavare le parole ora, 
Sommerse come sono da una laguna di lacrime mal trattenute
Non so chi sono,
dispersa tra le risate facili e spontanee, che so inventare, e la solitudine della mia ombra tenace
Non so se credere alle carezze di quelle mani così lontane
Non so che fare con le domande che coltivo in vasi di pietra viva e che
Non so tacere
Non so se aprire agli echi pressanti delle mie Assenze che bussano alla porta di casa
Non so se chiedere chiedere e ancora chiedere
Non so abbandonarmi alla voce calda che mi porta via
Non so restare sveglia in alcune ore del giorno
Non so se scegliere tra la Realtà e il Desiderio  (e scelta non c'è)
Non so tenere gli occhi aperti
Non riesco  a fare a meno di pensare a quello che vorrei
Non posso smettere di trasformare la  memoria
Non so dove andare stanotte che la strada oscilla tra campi di perfidi risentimenti e burroni onirici.

Insopportabilmente







La sensazione di una canzone giusta cantata in auto nel cuore della notte
La sensazione della canzone sbagliata dedicata a te, solo per te
Nel sogno dell'altra notte pioveva a dirotto e gli alberi erano neri

Chissà se a volte ti manco Insopportabilmente

In questi ultimi giorni riesco a fare foto solo in bianco e nero.
Ho legàmi ovunque io.
Cerco legàmi in ogni sorriso. Sento legàmi in ogni domanda che mi accarezza le mani.
Voglio legàmi in ogni sguardo salvato.
Costruisco legàmi da qui a domattina in un sogno non troppo lungo nè troppo corto.
E speriamo che non piova, oggi.

giovedì 25 settembre 2014

Le Capanne







Veder cadere le foglie mi lacera dentro
soprattutto le foglie dei viali
soprattutto se sono ippocastani
soprattutto se passano dei bimbi
soprattutto se il cielo è sereno
soprattutto se ho avuto, quel giorno, una buona notizia
soprattutto se il cuore, quel giorno, non mi fa male
soprattutto se credo, quel giorno, che quella che amo mi ami
soprattutto se quel giorno mi sento d'accordo con gli uomini e con me stesso
veder cadere le foglie mi lacera dentro
soprattutto le foglie dei viali  d'ippocastani.

Nazim Hikmet

mercoledì 24 settembre 2014

Oggi era



Una tavola sparecchiata. Un letto rifatto. Un cassetto riordinato.
Cose senza memoria

Oggi una volta  era  un giorno speciale.

martedì 23 settembre 2014

Le volte che ti ho sognato




Nel sogno di stanotte riuscivo a tenere gli occhi aperti.
Nel sogno potevo guardarti.

Nel sogno ridevamo leggeri, mi prendevi per mano, avevi cura di me.

Nel sogno non serviva parlare. Il vento trasportava le parole al di là dell'orizzonte delle nostre paure.
Per liberarle dalle  nostre catene.

Nel sogno era di nuovo autunno e una foglia ancora verde cadeva danzando sul parabrezza della mia auto.
E' la seconda stagione di te, pensavo ...

Tutte le volte che ho sperato.
Tutte le volte che ho provato.
Tutte le volte che ho detto, non detto, immaginato.
Tutte le volte che ho rinunciato e poi ripensato.

Tutte le volte che ti ho sognato.

lunedì 22 settembre 2014

Il Consiglio




"Eppure resta
che qualcosa è accaduto,
forse un niente
che è tutto."

Eugenio Montale 

L'ho seguito il tuo consiglio. 
Mi sono vestita colorata. Ho messo quel profumo irresistibile. E piano piano ho dimenticato. 
Mi sono vestita colorata. Ho messo quel profumo irresistibile. E lentamente so che andrai via.
Ho ricominciato a vestirmi di nero. Metto ancora quel profumo irresistibile. E ho paura che ti cancellerò davvero. 
Non era niente. Solo un colore sbagliato. Solo un profumo volato via. 
Non era niente. Solo parole socchiuse. Canzoni ubriache. Mani scaldate di solitudine.
Non era niente. Solo un profumo volato via. 
Irresistibile.

domenica 14 settembre 2014

La Spina Sublime







I cortometraggi di ieri sera non erano un gran che... non mi sono piaciuti molto
Forse anche perchè mentre aspettavamo che le porte si aprissero
Ospite di un'atmosfera viva nella mia memoria
Tra tratti umani vissuti e consumati e cancellati perchè volevo così
Fissavo muri che ho amato tanto e respirato con desiderio pungente
All'improvviso ho sentito che cadeva
Come una goccia fredda e impertinente
Come una spina infilata in un dito
La chiara convinzione che
Per quanto Un Inizio possa essere vivo amabile nutriente entusiasmante delicato anelato intenso

Nulla è più Sublime di un Addio


https://www.youtube.com/watch?v=_q0rbmrxMEg

sabato 13 settembre 2014

Grovigli






Oggi alle 18.47 eri con me
attraverso le note della radio
di quella canzone leggera che mi hai fatto ascoltare
che era ancora più bella cantata sottovoce da te
al riparo di quella tenda di clichè
che copriva
l'illusione
che stavamo bevendo a grandi sorsi.
Guardandoci.
Guardandoci.
Guardandoci.

giovedì 11 settembre 2014

Un Sospiro di carta




"La speranza è qualcosa con le ali,

che dimora nell'anima e canta la melodia senza parole,

e non si ferma mai."
                                                     Emily Dickinson
da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/aforismi/sogno/frase-09392?f=a:252>

mercoledì 10 settembre 2014

Le Ali di ogni mio pensiero

https://www.youtube.com/watch?v=F0x0CsIphbw&list=RDF0x0CsIphbw

L'aria che sto respirando ha un odore che non riconosco
Non sa più di me
Ha l'odore acre della paura di sapere
Della paura di vivere fino in fondo. 

Senza nemmeno  annusare profondamente
Ad ogni mio Respiro
Sento  Pungente e Soffocante
Quell'onda d'aria stagna dell'Attesa e della Sospensione tra la Realtà e l'Illusione
Tra il Desiderio  e la Possibilità.

L'Acqua in cui mi sto specchiando da lontano
non si muove più
E vorrei provare a soffiarci sopra un leggero Sospiro
Per vederla Oscillare
e Scorrere di nuovo
verso ill Mare.

martedì 9 settembre 2014

Pezzi di conversazione nell'aria







https://www.youtube.com/watch?v=mu1aenq2avM





Questa mattina mi sono svegliata con una canzone  in testa …
Non ho mai amato particolarmente De Gregori ma oggi  le parole di Compagni di Viaggio
le ricordavo a memoria come le preghiere che si imparano da bambini


Avevano parlato a lungo di passione e spiritualità.
E avevano toccato il fondo della loro provvisorietà”


Ricordo di averla ascoltata a lungo, nella mia vecchia Opel Corsa Nera, traballando sul  Pavè del Naviglio Grande, avanti e indietro … era  forse il 1998
Cantandola sottovoce,  non a squarciagola come di solito faccio … perché questa canzone mi ha sempre attraversata con malinconia e la malinconia non si urla. La malinconia si tiene vicina e va maneggiata delicatamente per non farla esplodere …
La cantavo piangendo nel 1998 e negli anni a seguire e questo stranamente mi faceva sentire forte dentro.
Perché quelle note, così lievi, così costanti, mi suggerivano una sensazione di  
Inevitabile Ritorno.


“Una tempesta d'estate lascia sabbia e calore.
E pezzi di conversazione nell'aria e ancora voglia d'amore.”


Fuori sta tuonando. La mia malinconia è esplosa forse perché non l’ho maneggiata con cura.
Era più estate oggi che in tutti i giorni passati. La sento addosso la sabbia e il calore che questa estate ha lasciato dentro di me …
Oggi non mi sforzo di reagire. Oggi mi abbandono alla voglia di nulla e sospendo il Viaggio.



“Due buoni compagni di viaggio non dovrebbero lasciarsi mai.
Potranno scegliere imbarchi diversi, saranno sempre due marinai.”



Quante volte ho inconsapevolmente desiderato che queste parole fossero una Legge e che fosse punibile penalmente qualunque forma di non rispetto per la sua autorità.


Lei disse misteriosamente "Sarà sempre tardi per me quando ritornerai".


Io vorrei essere Lei … e invece per me è ancora troppo presto e  ti sto ancora aspettando ...


A tutti i compagni di viaggio
A quelli scappati
A quelli ritrovati
A quelli non ancora dimenticati
A quelli che non hanno mai saputo di esserlo
A quelli che non avrei mai voluto incontrare
A quelli che speravo restassero più a lungo( che poi forse sono proprio gli stessi )
A quell’unico soltanto che vorrei che restasse ora
A tutto il cioccolato che ho mangiato oggi per non pensare al mio Viaggio.




domenica 7 settembre 2014

La Notte





Due corpi, uno di fronte all’altro,
sono a volte due onde
e la notte è oceano.


Due corpi, uno di fronte all’altro,
sono a volte due pietre
   

e la notte deserto.

Due corpi, uno di fronte all’altro,   
sono a volte radici
nella notte intrecciate.

Due corpi, uno di fronte all’altro,  
sono a volte coltelli
e la notte lampo.


Octavio Pazc







http://www.youtube.com/watch?v=pNFXzy3gH_8#

La Finestra Chiusa





A volte è come guardarti da una Finestra Chiusa
In bilico tra
Voglio
e
Non Posso
Dire
Oscillo nel vento di tutte quelle parole che vogliono uscire
di tutti quei gesti che devono esistere
che sono nella Memoria e nell'inevitabile sensazione  di ogni momento presente.