TARZARIOL LUCIO - Garbuglio di fili
Non ho titoli autorevoli per parlare di questo … soltanto la
mia breve, offuscata e dolorosa esperienza, e le osservazioni del mondo che
incontro, dalla porta accanto alla mia, ai racconti tra una birra e fiumi di
risate a volte, per fortuna. E le domande per capire. E le risposte che forse
comprendo solo in parte. E la memoria corta purtroppo.
Io, che tutte le questioni spinose della mia vita le risolvo
con un trangugio imperiale di cioccolato.
Io, che al punto in cui mi trovo, mi sento di fronte al tema
dell’Amore come una bimba al Luna Park, a metà tra l’eccitazione e il timore
che le giostre siano troppo alte e pericolose. O come uno che non sa nuotare e a un certo
punto si ritrova di fronte al mare e non
sa più come scappare …
Dicono: “ Se l’acqua
continua a scorrere … o bevi o anneghi”
E io credo di essermi ubriacata
Ho vissuto nove decimi della mia vita credendo all’Amore
delle favolette, quello totale, romantico e rassicurante che dura per sempre.
Quell’Amore sostenuto dai gadget che la nostra cultura ti innesta gratuitamente nel dna … il bisogno di una
casa, di un’auto intestata, di un figlio che ti somigli, di un Labrador affettuoso (due gatti indifferenti
nel mio caso). Le vacanze trendy, le
serate divertenti con gli amici “di famiglia”
e i pranzi della domenica intorno al tavolo dei doveri.
E Quando mi sono svegliata da quest’incubo di falsità ho
avuto bisogno di anni per risolvere l’enigma delle mie ossa disperse. Per
ritrovarle, raccoglierle, ripulirle una ad una e sistemarle al posto giusto ( e
brava con i puzzle non lo sono mai stata)
Un giorno all’improvviso ho visto da lontano la luce del
sole e lentamente ho guardato verso l’orizzonte.
Ho conosciuto per la prima volta il piacere infinito della
compagnia delle donne, delle amiche . Delle risate complici, delle affinità
facili al di là delle parole, della solidarietà nei dolori condivisi.
Ho conosciuto l’immensa compiacenza della frivolezza e della
seduzione e finalmente ho sentito com’ è sentirsi belle e desiderate. E ho
giocato con le infinite possibilità dell’indipendenza, che non era più triste Solitudine,
ma Sovranità.
E dopo tanto infinito e lacerante dolore ecco che nasce un’
emozione del tutto nuova che ho voluto chiamare
di nuovo Amore.
Amore per la creatura che mi dorme accanto e cresce ogni
giorno libera e intensa.
Amore per i cieli e il sapore dell’immensità. Per il vento e
il suo profumo di eterno tornare.
Amore per gli sguardi di ogni giorno, diversi e perfetti di
profondità. Amore per le parole e gli scambi penetranti. Amore per le inesauribili sfumature nei volti
e nelle parole degli incontri di ogni istante, fuori e dentro i legami di
sangue e d’amicizia.
E inizio a credere che L’Amore sia un’energia che nasce
dentro di noi e continua a crescere se
alimentata dalla volontà di sentirla, di nutrirla …
Allora penso non sia possibile o umanamente corretto
concentrare tutto questo Amore verso una persona sola, che anzi, orientare
tutta quell’energia verso una sola persona sia limitante e riduttivo … che l’Amore
è infinito e spirituale e non può avere
limiti … e scopro il concetto di Poliamorosità:
Milioni di persone nel mondo che professano la Fede dell’incontenibile spinta
ad amare profondamente Tutti.
E mi interessa da morire questo fenomeno di evoluzione dei
sentimenti e delle relazioni, mi interessa sinceramente e profondamente e
voglio comprenderlo fino in fondo. E, in tutto questo, anche la definizione del
Tradimento trova un suo spazio adeguato. E da un preciso giorno in poi mi curo
dalla gelosia ripetendo sottovoce un Mantra che dice che il Tradimento non
esiste, che chi tradisce in realtà perde di vista i propri obiettivi, il senso
delle proprie scelte, il valore del proprio cammino. E tradisce se stesso.
Nessun torto all’altra persona, nessun inganno se non alla propria anima. Che
nessuno appartiene a qualcun altro e che per quanto ci si possa incontrare
intimamente ognuno poi ha il suo percorso.
E poi c’è il valore della Parola, che nella mie credenze
crea la Realtà … Arrivo quasi a provare
tenerezza per i traditori che costruiscono una propria Realtà fatta di
bugie ed energie negative che fanno male alla salute …. (sperando in fondo che
sia davvero così)
È rassicurante l’armatura dell’ emancipazione. Ma ha delle
fessure da cui passa la luce della paura. E dopo mesi di riflessioni teoriche
appare sempre più chiaro che ovunque mi giri c’è qualcuno che sta tradendo.
Tradisce chi è stanco e amareggiato e non riesce ad andare
via.
Tradisce chi non riesce a capire cosa c’è che non va.
Tradisce chi semplicemente pensa che sia giusto così.
Tradisce chi dietro la teoria dell’incontenibilità dell’amore
ha amore solo per sé
Tradisce persino chi pensa di stringere la mano di un grande
amore mentre lo sguardo gli cade su un frizzante e allettante flirt .
E ciò che più mi sconcerta è la generale diffusa convinzione
circa l’inevitabilità del declino dei sentimenti, delle passioni, degli
impegni. E scopro che Poliamore altro non è se non un bel vestito luminoso per
una becera e vile evasione dalla profondità.
Non giudico nessuno ma ho un’opinione a cui oggi tengo
moltissimo e vorrei difenderla di fronte alla consueta, estesa propensione all’infedeltà.
Per amare ci vuole coraggio, devi riconoscere le tue paure e
imparare a guardarle negli occhi. Devi fare pace con il passato e abbracciare il dolore che ti ha pugnalato
il cuore. Devi essere in grado di vedere la Luna Piena e accettare i suoi cicli.
Abbandonare gli stereotipi di vizi e virtù che ti inchiodano ad aspettative
ingiuste e surreali. Devi poter
respirare a pieni polmoni l’anima di chi hai scelto e tenerla dentro di te
accanto alla tua, abbastanza vicina per accarezzarla, abbastanza lontana per
non confonderla con la tua. Nessuno Spazio in mezzo, per nessuna Evasione. Nessuno Spazio per i giochi di potere o le strategie di presenza e assenza. Solo e soltanto Profondità.
E le cose preziose, forse,
non diventano mai parole.
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