lunedì 29 settembre 2014

La Nebbia Onirica



Il mio sogno è nutrito d’abbandono,
di rimpianto.
Non amo che le rose che non colsi.
Non amo che le cose
che potevano essere
e non sono state…

Guido Gozzano



Non è facile scavare le parole ora, 
Sommerse come sono da una laguna di lacrime mal trattenute
Non so chi sono,
dispersa tra le risate facili e spontanee, che so inventare, e la solitudine della mia ombra tenace
Non so se credere alle carezze di quelle mani così lontane
Non so che fare con le domande che coltivo in vasi di pietra viva e che
Non so tacere
Non so se aprire agli echi pressanti delle mie Assenze che bussano alla porta di casa
Non so se chiedere chiedere e ancora chiedere
Non so abbandonarmi alla voce calda che mi porta via
Non so restare sveglia in alcune ore del giorno
Non so se scegliere tra la Realtà e il Desiderio  (e scelta non c'è)
Non so tenere gli occhi aperti
Non riesco  a fare a meno di pensare a quello che vorrei
Non posso smettere di trasformare la  memoria
Non so dove andare stanotte che la strada oscilla tra campi di perfidi risentimenti e burroni onirici.

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