mercoledì 31 dicembre 2014

Per il Tempo che Continua

Bevo a chi è di turno, in treno, in ospedale,
cucina, albergo, radio, fonderia,
in mare, su un aereo, in autostrada,
a chi scavalca questa notte senza un saluto,
bevo alla luna prossima, alla ragazza incinta,
a chi fa una promessa, a chi l'ha mantenuta
a chi ha pagato il conto, a chi lo sta pagando,
a chi non è stato invitato in nessun posto,
allo straniero che impara l'italiano,
a chi studia musica, a chi sa ballare il tango,
a chi si è alzato per cedere il posto,
a chi non si può alzare, a chi arrosisce,
a chi legge Dickens, a chi piange al cinema,
a chi protegge i boschi, a chi spegne un incendio,
a chi ha perduto tutto e ricomincia,
all'astemio che fa uno sforzo di condivisione,
a chi è nessuno per la persona amata,
a chi subisce scherzi e per reazione un giorno sarà un eroe,
a chi scorda l'offesa, a chi sorride in fotografia,
a chi va a piedi, a chi sa andare scalzo,
a chi restituisce da quello che ha avuto,
a chi non capisce le barzellette,
all'ultimo insulto che sia l'ultimo,
ai pareggi, alle ics della schedina,
a chi fa un passo avanti e così disfa la riga,
a chi vuol farlo e poi non ce la fa,
infine bevo a chi ha diritto a un brindisi stasera
e tra questi non ha trovato il suo.


Erri De Luca


mercoledì 24 dicembre 2014

A Ognuno il Suo Posto




E' sacro il Posto su cui sedevi
E Nessuno riposerà mai su quella stessa sedia
Ho quasi dimenticato la tua voce
Il tuo Passo
Le tue Idee
Ma la tua presenza è ancora lì
Al Suo Posto.
Onoro il Posto di Ognuno
Dei Dissolti, dei Partiti, dei Fuggiti
Di chi si nasconde ogni giorno
Di chi è svanito per sempre.
Venero L'Eco di Ogni Passaggio
E tutto quello che ha scoperto di me

L'Amore, La Noia, La Rabbia, Il Dolore
E ancora L'Amore
Come in un cerchio che continua a girare.

Celebro Oggi e Sempre La Memoria
Di Ogni Volto, Ogni Sguardo, Ogni Voce, Ogni Gesto

Vissuto con Me.

domenica 21 dicembre 2014

21 Dicembre 2005



Le Nozze fatali della Notte più lunga col Giorno più Breve


Oggi è inverno.
Il giorno più corto
Il tocco più fugace
Lo sguardo più distratto
La parola più muta
Il freddo più eterno
L'eco più pungente
Il ricordo più finto
L'immagine più irreale
Il desiderio più disatteso
Le risate più stonate
Il cibo più consumato
La musica più sorda
La festa più rapida

Il buio sceso in un istante

Il giorno più corto
L'amore come un lampo silenzioso

giovedì 18 dicembre 2014

L' Ombra che è passata di qui


Oggi vince la Paura. Quell'ombra che passa gelida soffiando sulle candele accese. Paura di quello che  desidero, di quello che dico e non avrei dovuto dire.
Paura di aver detto, fatto, scritto qualcosa di sbagliato. Paura di esserci, di essere troppo.  Paura di Essere qualcosa di sbagliato. Paura di pensare e creare una terribile realtà. Paura di guardare la Verità, di confondere e mischiare i Giorni, i Volti, i Nomi. Paura di credere alle parole. Paura che abbiano ragione le bugie. Paura di aprire la porta e trovare ancora sullo zerbino quel vecchio esangue bagaglio d'esperienza. Paura di Me che non ho perso molto di quello che non voglio più essere. Paura di dormire in compagnia del Vuoto. Paura di svegliarmi ancora una volta da sola. Paura che capiti sempre la stessa cosa, Paura di percorrere sempre le stesse Distanze per non arrivare mai. Paura di essermi persa di nuovo. Paura di non avere abbastanza spazio dentro per tenere in ordine quello che Sento. Paura di non avere più sonno ora che posso riposare. Paura che la Luce mi abbagli e che il Buio mi cancelli. Paura di questo silenzio a quest'ora. Delle Frasi che mi dico da sola, taglienti e spietate. Paura che prima o poi annegherò se non perdo il vizio di nuotare nell'indifferenza. Paura che non arrivi mai, non arrivi più ... l'immobilità.


domenica 14 dicembre 2014

Io che ...

Io che nulla amo più
dello scontento per le cose mutabili,
così nulla odio più del profondo scontento
per le cose che non possono cambiare.

-Bertolt Brecht



sabato 13 dicembre 2014

L'Equazione di Continuità e Le Sfumature dell' Amore



\frac {\partial}{\partial t} \left | \psi \left ( \mathbf r, t \right ) \right |^2 + \nabla \cdot \left( \frac {i \hbar}{2m} \nabla \bar \psi \left ( \mathbf r, t \right ) \psi \left ( \mathbf r, t \right ) \right) - \nabla \cdot \left( \frac {i \hbar}{2m} \bar \psi \left ( \mathbf r, t \right ) \nabla \psi \left ( \mathbf r, t \right ) \right)= 0



Le mani raggrinzite e tremolanti mi dicono che è arrivato il freddo
Il paradosso del mese più Caldo dell'anno
Ardenti e Burrascosi sono i Pensieri di questi giorni
Feroci e Spietate le nuove persuasioni
Acuminate rievocazioni
Prodigiose Rivelazioni

" Nulla si crea e Nulla si distrugge " dicevano dell'Indistruttibile Materia

Colpa degli Atomi allora se sento che quello che chiamano Amore
Forse si modifica
Cambia Direzione
Ostenta Sane Volontà

Ma non Muore mai

" Tutto si trasforma "  in nuovi occhi, nuove parole, odori diversi
Desideri disincantati.
A volte somiglia all'Odio, si colora di rosso per la Rabbia, sa di pioggia plumbea e di vermi agonizzanti.
Somiglia alla Compassione per il Destino di un altro
A volte somiglia a una giostra veloce, di quelle che ti fanno girare la testa e quando scendi cadi
Somiglia alla Voce e alle Parole di quell'amico che la tua anima conosce così bene
A volte è la voglia che il Tempo si fermi in un Bacio. In uno Sguardo.

A volte somiglia alla Speranza di poter sentire ancora il senso di Pace di quell'Ingenua certezza dell'Infinito Presente.


mercoledì 10 dicembre 2014

Quei giorni perduti a rincorrere il Vento





Ed ecco che torna l'Amaro
Di un'unica breve parola che trapassa la memoria
Di una carezza sottratta che schiaffeggia la solitudine
Di uno sguardo distratto che oltrepassa il desiderio di un sospeso Fermo Immagine da conservare
Di quel senso di esitazione proprio mentre stai per cadere
Del vorrei ma non posso dire, perchè non so come dire
Della certezza di come andrà a finire

E mi riscopro ancora una volta una minuscola bambina
Con le ossa fragili che basta un soffio a incrinarle
Con le lacrime facili che basta una parola a ingoiarle
Con mille desideri nascosti che basta una notte a non trovarMi  più.

Volevo solo essere Importante
Irripetibilmente Importante

martedì 2 dicembre 2014

Il portoghese "Transar" è per me Rincorrere l'Infinito

 
 
Per un istante d'estasi 
Noi paghiamo in angoscia 
Una misura esatta e trepidante, 
Proporzionata all'estasi. 
Per un'ora diletta 
Compensi amari d'anni, 
Centesimi strappati con dolore, 
Scrigni pieni di lacrime
 
Emily Dickinson 





Interesse.
Stare dentro. Alle cose, alle persone.
Sorvolare sul tappeto di parole e sentirne solo l'eco lontana. Come qualcosa che non importa.
Abbeverarmi di corpi, della loro sostanza.
Inebriarmi di profumi.
A occhi chiusi immaginare di nuotare dentro l'infinito.
Abbandonarmi totalmente a una stretta accogliente e primitiva.
Non voglio altro che questo Ora.
Le parole pungono come spilli di ammoniaca.
Alla fine di queste giornate desidero il silenzio intenso della voce dell'anima
Il calore possente e Vivo della Presenza Vicina
Accarezzare la mano
Sprofondare nel senza tempo e senza spazio

E fare l'amore tutti i giorni della mia vita.

domenica 30 novembre 2014

Superstizione



La Lontananza mi ha sempre portato Sfortuna
" un po' come le sabbie mobili ... senza scampo fin dall'inizio"



"Per me il presente è l'eternità
e l'eternità è sempre in movimento,scorre,si dissolve.
Questo attimo è vita.
E quando passa,muore.
Ma non si può ricominciare ad ogni nuovo attimo,
ci si deve basare su quelli già morti.
E' un po come le sabbie mobili...
senza scampo fin dall'inizio.
Un racconto,un quadro,possono far rivivere un poco la sensazione,
ma mai abbastanza,mai abbastanza."

Sylvia Plath

sabato 29 novembre 2014

INCANTESIMO

A te
Che hai erroneamente sottovalutato la generosità e l'intensità di ogni mio gesto
A te
Che viaggi per Luoghi e Anime senza che Nulla realmente ti attraversi e concimi il tuo Spirito
A te
Che confondi e mescoli con leggerezza le carezze e gli sguardi

Per il Potere infinito della Parola
Pensata Scritta e Pronunciata
Per la Forza dell' Immaginazione orientata da Principi Immateriali

Questa sera quando sarai a Quel Concerto e sarai in preda a insopportabili crampi addominali e un incontenibile attacco di dissenteria sarà l'Unica Cosa che riuscirai a Percepire ...

Non pensare che sia colpa degli Sbalzi di Temperatura ...

martedì 25 novembre 2014

ACCIDIA: I momenti d'ozio sono intervalli di lucidità nei disordini della vita. (Ambrose Bierce)

Alla ricerca di una mediazione stabile tra Terra e Cielo
 

Pascal diceva "Ho scoperto che tutta l'infelicità degli uomini deriva da una sola causa, dal non saper starsene in pace, in una camera".

 L'inquietudine degli  ultimi giorni
I respiri che sento sempre più corti
I pensieri confusi che si sfidano all'ultimo sangue
Il  desiderio di scappare
La forza dell'indugiare
L' urgenza di trovare un posto morbido e facile 
Dove addormentarsi
 Dove abbandonarsi 
a occhi chiusi.

Voglio davvero poter spegnere la luce 
e sognare la Pace del mio cuore
 


domenica 23 novembre 2014

giovedì 20 novembre 2014

Simulacri

Mancano tre o quattro ore alla fine di questa giornata. Se mi addormento presto  finisce anche prima.
Sono arrivata in ritardo ovunque oggi. Non riesco più ad alzarmi al mattino. Suona la sveglia e la ripunto ... dopo cinque minuti, dopo dieci, dopo altri dieci. Arrivo in ritardo sotto la doccia. In ritardo il caffè. Di corsa la strada. Nemmeno il giusto tempo per gustare la nebbia, per passarci attraverso, per fermarmi a fotografarla ... Era incredibilmente seducente la nebbia di stamattina.
In ritardo la prima ora. Pessimo umore. Solo un infinito desiderio di guardare fuori dalla finestra.
Più tardi passo da casa e sono in ritardo e manco un incontro importante.
Un appuntamento alle 1530. Parto da casa un'ora prima, dovrebbe bastare ... ma mi perdo, qualcosa da leggere, pensieri da ascoltare.
E' di nuovo tardi.
Scendo e sono prigioniera.
Il cancello automatico non si apre. In nessun modo.
Chiedo aiuto ma a quest'ora nessuno risponde. Rammento un modo, una cosa che ho visto fare una sola volta. Il cancello si apre inserendo la chiave in un antro segreto, tirando con forza  ... una forza che non ho. Dopo uno sforzo sovrumano mi libero e parto.
E' tardissimo non ce la farò mai.
Attraverso la città, tento una comunicazione empatica con il navigatore che non è nemmeno mio ... l'ho rubato a Lui. Mi dice che arriverò con solo dieci minuti di ritardo ma non mi fido (è antipatico e mentitore come Lui) e un po' mi convinco che forse non è così drammatico come sembra.
Entro in Area C e non so se posso farlo davvero ...  GPL sì, GPL no...
Capito anche su qualche corsia preferenziale. Sorpassi a destra, a sinistra, in mezzo.
Il mal di pancia che cresce.
Sono quasi arrivata e riprendo a stento a respirare ... sbaglio una rotonda e taglio la strada al tram ... per un soffio non succede nulla. Devo parcheggiare e non so dove. Righe gialle Multa sicura ma non ho alternativa. Sono arrivata. Venti minuti di ritardo. Il cuore a mille e ...  inizio a piangere come una bambina: lo sapevo che sarebbe finita così. Come ogni volta in cui ho bisogno di sembrare Normale.
Per fortuna l'appuntamento erano due occhi profondi e caldi e una voce soave che mi cullano l'anima. E' quello che mi serve oggi. E' quello che mi serve sempre a dire il vero.
Poi Tutto finisce. Penso che ho il Tempo per tornare con calma e sentire la città.
Niente Multa.
Ho perso il conto degli incidenti che ho rischiato oggi.
Sono quasi arrivata ed è l'ora del tramonto.
Anche questa sera c'è un cielo splendido. Infinitamente Incantevole. Continuo a sorprendermi  del cielo degli ultimi mesi.
Ogni giorno. Ogni mattina. Ogni sera.

E il mio dito tagliato continua a sanguinare.

Per apprezzare ancora meglio le tinte rosse e blu dell'alba di oggi

https://www.youtube.com/watch?v=ZQ6ptvMJ3kg#t=214





L' Eclisse Di Me


Mentre camminavo ho fotografato la mia Ombra a un incrocio lievemente illuminato.
Passavano alcune auto decise. Non quanto quelle di Milano.
Passanti pochi.
I pedoni in questa città non corrono verso una direzione. Se ci sono se ne stanno immobili davanti a qualche bar a chiacchierare.
Da alcune settimane i miei  mercoledì sono densi di solitudine.
Un interminabile  intervallo sospeso tra il giorno prima e quello che verrà.
Un sovrumano salto tra una dolce carezza e una porta sbattuta in faccia.

Ci sono Film che non voglio più vedere. 

Sensazioni che la mia anima conosce talmente bene da sentirne l'odore ancora prima che dicano una sola parola.
Suggerisco  alla mia Ombra di cambiare strada. Di non avere paura di traghettare nel Fiume del Silenzio.

Ci sono Parole che non posso più dire.
Ci sono Parole che non voglio più immaginare.

Spegnerò la Luce per Immergermi nella Malinconia. Per giocare a scacchi con le allucinazioni che ho disegnato con le mie dita Livide. E vediamo chi vince.

Ogni volta che mi faccio male è un presagio:
un dito rotto per un passo falso
un altro tagliato per la fretta di andare avanti.

Mi arrendo all'Immobilità e confido che sia  gentile con me.
Ho un computer pieno di virus che non so curare.
Una mappa di memorie smarrite che non so riesumare.
Una valigia gonfia di paure che non so conservare.
Un solo Desiderio che non riesce a volare.

domenica 16 novembre 2014

Respiri Rarefatti




In questi giorni di infinite domande mi chiedo se anch’io sia mai stata insofferente alla stabilità.
Se mi sia mai capitato di farmi travolgere dalla ricerca di fresche insolite trasformazioni  per sfuggire alla noia della solidità. 
Cerco nella memoria delle mie braccia la percezione del desiderio di correre via. 
Non c'è.
Inseguo nei ricordi delle mie gambe le tracce delle mie tentate fughe.
E non ci sono.
Potrei guardare lo stesso volto per secoli e vederlo cambiare di attimo in attimo. E non annoiarmi mai. 
Vedrei in ogni tratto il riflesso dell'Universo che muta inarrestabilmente. 
Potrei seguire su ogni ruga la strada che porta verso l'Infinito e specchiarmi nella Luce che illumina le diverse ore del giorno, il diverso tempo di una vita irripetibilmente sconosciuta.
Chi sei oggi è altro da ieri. Qualcosa in più, qualcosa di perso, inesauribili riforme che voglio attraversare totalmente.

La stabilità non esiste. E' soltanto la copertina opaca di un quaderno di Viaggio. Un fermo immagine innaturale a metà di un film. Un vestito caldo che ti protegge dalla Paura dell'inverno. Ancora prima che arrivi.
Aspetto il mio inverno a gambe nude, con gli abiti più leggeri che posso. Voglio sentire le lusinghe del gelo sulla pelle, farmi attraversare dalle correnti crude.
Aspetto il mio inverno tra un respiro e un sospiro tra la noia e l'oblio tra un sorriso e un bacio pieno di meravigliosa monotonia.

L' Incessante Impermanenza



"La verità è che la verità cambia."
- Friedrich Nietzsche




venerdì 14 novembre 2014

Fuori Fuoco






Una volta ci piacevano i Depeche Mode

Alla fine di questo giorno amo il rumore della pioggia
Il suo ripetuto scivolare 
L'insistente martellare di un'idea innocente
Il gelido mormorare di antiche dottrine
L'impressione di un empireo secondo sugli angoli della mia bocca
All'insù

Un' esigua missione per ogni stagione
Accogliere il freddo un poco per volta 
Trovare angoli tiepidi in cui strofinare il naso
Conservare morbide le mani
Fare pace con la quotidiana nostalgia 
Riempire il letto di carezze nutrienti
Chiudere fuori le domande sgarbate 
E le memorie che si dimenano sotto le coperte
E lasciarle morire di freddo
In una stanza buia 
Fuori Fuoco


martedì 11 novembre 2014

1111 "Ore che lente e inesorabili attraversano il silenzio del mio cielo per poi nascondersi ad un tratto dietro nuvole che straziano il sereno"

                                                   https://www.youtube.com/watch?v=fxBf7otLstw





Ho fatto un Sogno. Non so bene che luogo fosse. Non c'era nemmeno un Tempo definito.
Parlavamo.
Sentivo chiaramente la tua Voce che conosco così bene da millenni. Mi chiamavi. Dolcemente.
Due Parole.
Non speravo che avrei risentito quelle Note in questa vita.
Il mio Cuore benedice ogni Eco di Te. L'onda pervasiva di quella  melodia dentro di Me.
La mia Anima ringrazia per le vibrazioni  soavi della Tua Essenza.
Il Mio Spirito comprende la necessità di ogni goccia caduta, di ogni tormento scagliato sulla punta della Mia Fragilità.
Ogni parte di Me ritrova ogni minuto che scorre la coscienza di averti incontrato infinite volte ancora.





venerdì 7 novembre 2014

Perchè di EVIDENTE non esiste NULLA


Alcune cose proprio non le sopporto. La prima che mi viene in mente... I mercatini di Natale...
e poi ci sono alcuni modi di dire... insopportabili...EVIDENTEMENTE - PRATICAMENTE-IN POCHE PAROLE anche nella variante IN PAROLE POVERE. CIOE'.

Ho sempre pensato, forse con eccessivo ottimismo, che il "passato" fosse un trampolino di lancio verso un futuro migliore... a volte, un male necessario, per crescere, per evolversi.
Ho sempre pensato che quello che le storie passate ti lasciano addosso, fosse un abito prezioso, una ruga di cui essere orgogliosi, una tinta indelebile da mostrare a fior di pelle.
Oggi, al caldo di un anacronistico raggio di sole, ho sentito la mancanza di me, la nostalgia di quell'ingenuità che non ricordo, di un'autenticità che non riesco a ritrovare.
Cosa resta davvero di me dopo un bagno nel fango?
Non ho davvero più tempo per fare quello che non mi va.
Stasera ho solo voglia di leggerezza, di una passeggiata ai raggi di luna, di qualche chiacchiera cristallina, di una birra fruttata, di pane e salame, di castagne roventi tra le mani. Di chiudere gli occhi anche senza la risposta giusta.
Cosa resta davvero di me?

giovedì 6 novembre 2014

Un Raggio di Te






                                           Un'altra Luna Piena illumina e solletica la mia anima.
Mille cose amo di questi giorni
La vernice delle foglie
L'effluvio della pioggia che ha smarrito ogni memoria d'estate
La compagnia del Soffio Indolente che mi scompiglia i pensieri.
Il cielo graffiato, stregato.
Spiare l' Universo che si affaccia e si incornicia nelle pozzanghere. Lucenti.
Scoprire L'Universo. E tenerlo tra le mani.
Sentirne la mancanza e attenderne il ritorno.
Sentire che ha una Pelle Limpida e Morbida e Cristallina
Che se ci guardo attraverso
Appare un Raggio di Te.

mercoledì 5 novembre 2014

Per questo credo che mi concederò dello zucchero per tre o quattro giorni ancora

 

 

 

https://www.youtube.com/watch?v=ACDDkmsXGao

"I sentimenti dolorosi e le emozioni più pungenti, sono quelli assurdi : l’ansia di cose impossibili, proprio perché sono impossibili, la nostalgia di ciò che non c’è mai stato, il desiderio di ciò che potrebbe essere stato, la pena di non essere un altro, l’insoddisfazione per l’esistenza del mondo.
Tutti questi mezzi toni della coscienza dell’anima creano in noi un paesaggio dolorante,. un eterno tramonto di ciò che siamo.
Il sentirci è allora un campo deserto che imbrunisce, triste di giunchi accanto a un fiume senza imbarcazioni, nereggiando chiaramente fra rive lontane.
Non so se questi sentimenti sono una follia lenta dello sconforto, se sono reminiscenze di un altro mondo che abbiamo conosciuto: reminiscenze incrociate e mescolate come cose viste in sogno, assurde nell’immagine che vediamo ma non all’origine, se la conoscessimo.
Non so se sono esistiti altri esseri che noi siamo stati, la cui maggior completezza sentiamo oggi nell’ombra loro che noi siamo, in un modo incompleto: perduta la loro solidità e immaginandola appena nelle due dimensioni dell’ombra che viviamo.
So che questi pensieri dell’emozione addolorano rabbiosamente l’anima.
L’impossibilità per noi di figurarci un qualcosa a cui corrispondano, l’impossibilità di trovare un qualcosa di sostitutivo alla visione che esse abbracciano: tutto ciò pesa come una condanna assegnata non si sa dove o da chi o perchè.
Ma ciò che resta del sentire tutto questo è sicuramente una pena della vita e di ogni suo gesto, una stanchezza anticipata dei desideri e di ogni loro maniera, una pena anonima di ogni sentimento.
In questi momenti di sottile dolore è impossibile, perfino in sogno, essere amante, essere eroe, essere felice: tutto è vuoto, perfino nell’idea di esserlo.
Tutto è detto in altro linguaggio a noi incomprensibile, semplici suoni di sillabe senza forma nell’intelletto.
La vita è vuota, l’anima è vuota, il mondo è vuoto. Tutti gli dei muoiono di una morte più grande della morte tutto è più vuoto del vuoto. Tutto è un caos di cosa nessuna
Se penso questo e guardo per vedere se la realtà mi disseta, vedo case inespressive, visi inespressivi, gesti inespressivi. Pietre, corpi, idee: tutto è morto.
Tutti i movimenti sono fermi, la stasi è tutti loro.
Nulla mi dice nulla. Nulla mi è conosciuto, non per la sua stranezza ma perché non so cosa sia.
Il mondo si è perduto.
E in fondo alla mia anima (unica realtà di questo momento) c’è una pena intensa e invisibile, una tristezza simile al rumore di qualcuno che piange nel buio di una stanza."

Da “Il libro dell’inquietudine” - F. Pessoa

martedì 28 ottobre 2014

Come Sisifo


"E poi Sisifo vidi, che spasmi orrendi pativa che con entrambe le mani spingeva un immane macigno. Esso, facendo forza con ambe le mani ed i piedi su su fino alla vetta spingeva il macigno, ma quando già superava la cima, lo cacciava indietro una forza. Di nuovo al piano così rotolava l’orrendo macigno. Ed ei di nuovo in su lo spingeva e puntava; e il sudore scorrea pei membri e via gli balzava dal capo la polvere". 

Omero, Odissea

lunedì 27 ottobre 2014

La Disoccupazione Dell' Anima

So che ovunque mi troverò vorrò sempre una camera con le pareti blu.
L'Immaginazione.
E' complicato uscire da un'Immaginazione così dettagliata, così minuziosamente dipinta di particolari, di volti, di sensazioni.
Avevo immaginato la mia vita così. Vedevo le luci e le ombre di tutte le presenze. Vedevo le tracce barcollare ai margini delle pareti di casa, ne sentivo l'odore, cullavo le impronte.
Era molto più vero della realtà, era più colorato, più adorno.
Un Universo ricalcato apposta per me, nella mia piccolissima mano.
Quando l'Universo è scoppiato, ha disperso una molecola alla volta, fluttuante nell'etere, al rallentatore.
Così, giorno dopo giorno, i frammenti precipitano, grevi, indigesti. E rimbalzano sulla memoria della mia Immaginazione. Insopportabilmente.
A volte non capisco se quello che mi manca di più è la reale quotidianità o quello che avevo immaginato che fosse. Che non si era ancora compiuto. Che non si è mai concluso.
A volte non capisco se ho nostalgia di quei volti, dei loro nomi. O se sono caduta nell'oblio di una tiepida finzione.
A volte fabbrico nuove Immaginazioni,  volti e  nomi sconosciuti. Inedite sensazioni.
Ma chi ci crede più?
Allora rovisto miserabilmente, con una mano premuta sugli occhi, tra i desideri più folli, cercando di appenderli alle pareti mobili della mia instabilità.
Ma l'unica cosa che so è che ovunque mi troverò vorrò sempre una camera con le pareti blu.

Forse si tratta di fabbricare quello che verrà con materiali fragili e preziosi senza sapere come si fa


Mezzanotte e i passanti si tengono a distanza
Chiara aspetta con le quattro frecce
Sara che aspetta di cadere incendiando il cielo come un meteorite.
E pensa: sei più bella adesso mentre sfiorisci,
sei come i fondali oceanici che resteranno sconosciuti,
di ritorno dai tuoi viaggi di quattro anni.
Pensa: Guarda qui ci sono tutti i miei punti deboli,
guardami mi lascio dietro degli spazi bianchi.
Forse si tratta di accettare la vita come una festa,
come ha visto in certi posti dell'Africa.
Forse si tratta di affrontare quello che verrà
come una bellissima odissea di cui nessuno si ricorderà
.
Nonostante il flusso costante di gente senza lavoro
di compro oro compro oro
respirando lentamente Chiara celebra la sensazione
della primavera finalmente in arrivo e del suo treno al binario uno.
E pensa: Sara sei ancora più bella la sera quando sei stanchissima,
sei ancora nella mia memoria interna
,
sei l'interpretazione dei sogni che non riesco a ricordarmi.
Forse si tratta di dimenticare tutto come in un dopoguerra
e di mettersi a ballare fuori dai bar come ha visto in certi posti della Ex-Jugoslavia.
Forse si tratta di fabbricare quello che verrà
con materiali fragili e preziosi, senza sapere come si fa
.
Ma poi Sara stava pensando ad altri volti di ragazzini morti a Caserta,
ancora all'interpretazione dei sogni, ai rumori di fondo e
alla magia che tutto sia senza senso.
E adesso dal loro osservatorio astronomico su una scala antincendio
Chiara le ha detto che è pulita che ha smesso
non c'è alternativa al futuro.
Rientrano in casa e appena dentro si sentono benissimo i rumori e le voci degli altri appartamenti ma è tutto perfetto, è tutto perfetto.
Forse si trattava di accettare la vita come una festa,
come ha visto in certi posti dell'Africa.
Forse si tratta di affrontare quello che verrà
come una bellissima odissea di cui nessuno si ricorderà.
Forse si trattava di dimenticare tutto come in un dopoguerra
e di mettersi a ballare fuori dai bar come ha visto in certi posti della Ex-Jugoslavia.
Forse si tratta di fabbricare quello che verrà
con materiali fragili e preziosi, senza sapere come si fa.
E padre eterno che sei così reazionario, che dal finestrino atterrando guardi Venezia dall'alto, hai visto il loro non era un amore poi tanto diverso.


Le ragazze stanno bene
Le Luci della centrale elettrica

sabato 25 ottobre 2014

...

I miei amori non sono mai esistiti,
perché loro non ne sapevano niente.
Oppure non sapevo niente io,
e ci siamo amati in silenzio
e in tempi diversi.


Il Momento Presente


Forse il Presente non esiste davvero. Forse è come guardarsi allo specchio e vedere te che ti guardi, te che ti guardi, te che ti guardi .... all'infinito. In un finito sempre più piccolo da diventare eterno.
Forse è come un'eco urlata all'ingresso di un condominio abitato da un povero orecchio tanto sensibile, una memoria imbrogliona che ricorderà solo ciò che vorrà, un'anima bucata come una rete fitta, che cattura tutte le parole fuggite al pensiero di nascosto.
E se il Presente non esiste davvero posso chiudere gli occhi in pace e respirare la risonanza dello scorrere delle tue dita sulle mie, il rimbombo del tuo soffio, che come il vento è passato attraverso di me, lo strascico  del tuo riposo accanto al mio.
E se il Presente non esiste più, posso mescolare quello che trovo sospeso nel tempo, con le briciole di sempre e di mai, impastarle di tutte le volte che voglio, ungerle di carezzevoli spesso e sperare che il Momento Presente ritorni ogni giorno, ogni ora.

giovedì 23 ottobre 2014

Desideri Catartici



Per le Albe e i Tramonti di questi giorni d'Eclisse
Per te che mi sorridi tutte le volte che puoi
Per i tuoi giochi di prestigio che non capirò mai
Per i tuoi passi silenziosi al buio verso  me
Per il tuo sguardo triste sul passato
Per le risate mano nella mano

Per tutte le volte che ti sveglio presto per farti vedere il cielo
Per tutte le volte che ci smarriamo e va bene così
Per i colori che vediamo io e te
E ci diciamo quanto sono belli
Con la bocca un po' aperta
Con la voce sospesa
Con il cuore stupito
Di  quanto bene ogni giorno di più
Possiamo volerci io e te.


martedì 21 ottobre 2014

Bevendoti con gli occhi miei per non scordarti

 
 
 
 
 
 
Una fessura su una parete secca che si sgretola quando soffia il vento caldo
Briciole di pensieri annebbiati e consumati dal tempo che manca 
Una cicatrice blu che attraversa gli occhi distratti
Una incrinatura del pavimento di vetro su cui cammino da anni
Un taglio profondo e insanguinato sulle parole dimenticate.

lunedì 20 ottobre 2014

Non sono io sono gli altri




Gli incontri sono come un bagno d'acqua violenta
che prevarica la pelle, oltraggia le vene
d'incontenibile impulso e calore
tatuato nei semi dell' eternità.
Gli incontri sono dèspoti indelebili
sottomettono la memoria
opprimono le probabilità
aggrediscono con sensibilità
le dita una ad una.
Non è più  possibile sfilarsi di dosso un incontro insolente
che sorveglia e custodisce ogni respiro
che vigila e difende di veemenza ogni polemico sussurro
ogni timido singulto del mio disordinato cuore.

martedì 14 ottobre 2014

Cosa sono le nuvole

 
 



Cosa sono le nuvole

Domenico Modugno
D. Modugno - P.P. Pasolini


  ... "il derubato che sorride
               ruba qualcosa al ladro
                     ma il derubato che piange
                         ruba qualcosa a se stesso
                                           perciò io vi dico
                                                          finché sorriderò
                                                               tu non sarai perduta

                                                       ma queste son parole
                                        e non ho mai sentito
                che un cuore, un cuore affranto
            si cura
     l'unico e tutto il mio folle amore
  lo soffia il cielo
lo soffia il cielo
                        così"




domenica 12 ottobre 2014

IMPERFETTO






Camminavo contro il muro
Mani tese per sentire dove andare
Era buio
Il profumo dei tuoi baci mi impediva di aprire gli occhi
E sorridevo senza sapere
Dov'erano nascosti i miei sogni
Partivo tutti i giorni
Per non pensare all'oceano che annegava i miei desideri smarriti
Scavavo a mani nude nella terra secca e
Cercavo
Cercavo acqua e
Cercavo calore e
Cercavo te

sabato 11 ottobre 2014

Immergersi



Come i sogni di questi notti inquiete
Come i respiri che si affannano mentre cerco le cose che non riesco più a trovare
Come gli occhi chiusi prepotentemente
Come la testa che gira
Come quando non so più dove sono
Come quando provo a cercare la calma tra le chiavi smarrite che non aprono più nessuna porta
Come se ti soffiassi via
Come un coriandolo blu
In un corridoio di onde gelide
Semplicemente Immergersi


http://www.youtube.com/watch?v=tcdmW0YliIY

martedì 7 ottobre 2014

Ieri



Solo così
Con la faccia premuta contro il vetro umido
I gomiti scomodi su una pietra mobile
I pugni stretti che spingono  gli occhi pesanti di sonno
Un'eco lontana incompresibilmente straniera
Le gambe ancora tremanti
Solo così
Posso guardare
Ieri
E lasciare che corra via
Immerso in una pozzanghera incandescente
Svanito in una nuvola di fumo
Bianca

https://www.youtube.com/watch?v=ArTxnjbahIA

sabato 4 ottobre 2014

Segnali stradali errati




Pochi minuti di immobilità
sul confine tra la notte e il giorno
tra passato e presente
tra buio e luce
tra le parole e il silenzio.

A un passo lento e indeciso tra
restare fermi a guardare
come fa a sollevarsi il sole
o attraversare il confine nebbioso
tagliarsi la pelle con il freddo che fa
addormentarsi da soli
sotto una coperta di palpebre pesanti e rugose.

Se mi perdo resto dove sono.

E' più dolce sentirsi sospesi nel nulla
che avere i piedi su una terra pungente e avida.

venerdì 3 ottobre 2014

Per non mentire








Quello strano fenomeno per cui pensi a una persona che non vedi da tempo e il giorno dopo la incontri e ....
un attimo prima che lui si accorga di te e i vostri sguardi si riconoscano
abbassi gli occhi e ti volti dall'altra parte
facendo finta di nulla
per non costringerti a mentire

lunedì 29 settembre 2014

La Nebbia Onirica



Il mio sogno è nutrito d’abbandono,
di rimpianto.
Non amo che le rose che non colsi.
Non amo che le cose
che potevano essere
e non sono state…

Guido Gozzano



Non è facile scavare le parole ora, 
Sommerse come sono da una laguna di lacrime mal trattenute
Non so chi sono,
dispersa tra le risate facili e spontanee, che so inventare, e la solitudine della mia ombra tenace
Non so se credere alle carezze di quelle mani così lontane
Non so che fare con le domande che coltivo in vasi di pietra viva e che
Non so tacere
Non so se aprire agli echi pressanti delle mie Assenze che bussano alla porta di casa
Non so se chiedere chiedere e ancora chiedere
Non so abbandonarmi alla voce calda che mi porta via
Non so restare sveglia in alcune ore del giorno
Non so se scegliere tra la Realtà e il Desiderio  (e scelta non c'è)
Non so tenere gli occhi aperti
Non riesco  a fare a meno di pensare a quello che vorrei
Non posso smettere di trasformare la  memoria
Non so dove andare stanotte che la strada oscilla tra campi di perfidi risentimenti e burroni onirici.

Insopportabilmente







La sensazione di una canzone giusta cantata in auto nel cuore della notte
La sensazione della canzone sbagliata dedicata a te, solo per te
Nel sogno dell'altra notte pioveva a dirotto e gli alberi erano neri

Chissà se a volte ti manco Insopportabilmente

In questi ultimi giorni riesco a fare foto solo in bianco e nero.
Ho legàmi ovunque io.
Cerco legàmi in ogni sorriso. Sento legàmi in ogni domanda che mi accarezza le mani.
Voglio legàmi in ogni sguardo salvato.
Costruisco legàmi da qui a domattina in un sogno non troppo lungo nè troppo corto.
E speriamo che non piova, oggi.

giovedì 25 settembre 2014

Le Capanne







Veder cadere le foglie mi lacera dentro
soprattutto le foglie dei viali
soprattutto se sono ippocastani
soprattutto se passano dei bimbi
soprattutto se il cielo è sereno
soprattutto se ho avuto, quel giorno, una buona notizia
soprattutto se il cuore, quel giorno, non mi fa male
soprattutto se credo, quel giorno, che quella che amo mi ami
soprattutto se quel giorno mi sento d'accordo con gli uomini e con me stesso
veder cadere le foglie mi lacera dentro
soprattutto le foglie dei viali  d'ippocastani.

Nazim Hikmet