Forse è come un'eco urlata all'ingresso di un condominio abitato da un povero orecchio tanto sensibile, una memoria imbrogliona che ricorderà solo ciò che vorrà, un'anima bucata come una rete fitta, che cattura tutte le parole fuggite al pensiero di nascosto.
E se il Presente non esiste davvero posso chiudere gli occhi in pace e respirare la risonanza dello scorrere delle tue dita sulle mie, il rimbombo del tuo soffio, che come il vento è passato attraverso di me, lo strascico del tuo riposo accanto al mio.
E se il Presente non esiste più, posso mescolare quello che trovo sospeso nel tempo, con le briciole di sempre e di mai, impastarle di tutte le volte che voglio, ungerle di carezzevoli spesso e sperare che il Momento Presente ritorni ogni giorno, ogni ora.
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