lunedì 27 ottobre 2014

La Disoccupazione Dell' Anima

So che ovunque mi troverò vorrò sempre una camera con le pareti blu.
L'Immaginazione.
E' complicato uscire da un'Immaginazione così dettagliata, così minuziosamente dipinta di particolari, di volti, di sensazioni.
Avevo immaginato la mia vita così. Vedevo le luci e le ombre di tutte le presenze. Vedevo le tracce barcollare ai margini delle pareti di casa, ne sentivo l'odore, cullavo le impronte.
Era molto più vero della realtà, era più colorato, più adorno.
Un Universo ricalcato apposta per me, nella mia piccolissima mano.
Quando l'Universo è scoppiato, ha disperso una molecola alla volta, fluttuante nell'etere, al rallentatore.
Così, giorno dopo giorno, i frammenti precipitano, grevi, indigesti. E rimbalzano sulla memoria della mia Immaginazione. Insopportabilmente.
A volte non capisco se quello che mi manca di più è la reale quotidianità o quello che avevo immaginato che fosse. Che non si era ancora compiuto. Che non si è mai concluso.
A volte non capisco se ho nostalgia di quei volti, dei loro nomi. O se sono caduta nell'oblio di una tiepida finzione.
A volte fabbrico nuove Immaginazioni,  volti e  nomi sconosciuti. Inedite sensazioni.
Ma chi ci crede più?
Allora rovisto miserabilmente, con una mano premuta sugli occhi, tra i desideri più folli, cercando di appenderli alle pareti mobili della mia instabilità.
Ma l'unica cosa che so è che ovunque mi troverò vorrò sempre una camera con le pareti blu.

Nessun commento:

Posta un commento