venerdì 7 novembre 2014

Perchè di EVIDENTE non esiste NULLA


Alcune cose proprio non le sopporto. La prima che mi viene in mente... I mercatini di Natale...
e poi ci sono alcuni modi di dire... insopportabili...EVIDENTEMENTE - PRATICAMENTE-IN POCHE PAROLE anche nella variante IN PAROLE POVERE. CIOE'.

Ho sempre pensato, forse con eccessivo ottimismo, che il "passato" fosse un trampolino di lancio verso un futuro migliore... a volte, un male necessario, per crescere, per evolversi.
Ho sempre pensato che quello che le storie passate ti lasciano addosso, fosse un abito prezioso, una ruga di cui essere orgogliosi, una tinta indelebile da mostrare a fior di pelle.
Oggi, al caldo di un anacronistico raggio di sole, ho sentito la mancanza di me, la nostalgia di quell'ingenuità che non ricordo, di un'autenticità che non riesco a ritrovare.
Cosa resta davvero di me dopo un bagno nel fango?
Non ho davvero più tempo per fare quello che non mi va.
Stasera ho solo voglia di leggerezza, di una passeggiata ai raggi di luna, di qualche chiacchiera cristallina, di una birra fruttata, di pane e salame, di castagne roventi tra le mani. Di chiudere gli occhi anche senza la risposta giusta.
Cosa resta davvero di me?

Nessun commento:

Posta un commento