martedì 9 settembre 2014

Pezzi di conversazione nell'aria







https://www.youtube.com/watch?v=mu1aenq2avM





Questa mattina mi sono svegliata con una canzone  in testa …
Non ho mai amato particolarmente De Gregori ma oggi  le parole di Compagni di Viaggio
le ricordavo a memoria come le preghiere che si imparano da bambini


Avevano parlato a lungo di passione e spiritualità.
E avevano toccato il fondo della loro provvisorietà”


Ricordo di averla ascoltata a lungo, nella mia vecchia Opel Corsa Nera, traballando sul  Pavè del Naviglio Grande, avanti e indietro … era  forse il 1998
Cantandola sottovoce,  non a squarciagola come di solito faccio … perché questa canzone mi ha sempre attraversata con malinconia e la malinconia non si urla. La malinconia si tiene vicina e va maneggiata delicatamente per non farla esplodere …
La cantavo piangendo nel 1998 e negli anni a seguire e questo stranamente mi faceva sentire forte dentro.
Perché quelle note, così lievi, così costanti, mi suggerivano una sensazione di  
Inevitabile Ritorno.


“Una tempesta d'estate lascia sabbia e calore.
E pezzi di conversazione nell'aria e ancora voglia d'amore.”


Fuori sta tuonando. La mia malinconia è esplosa forse perché non l’ho maneggiata con cura.
Era più estate oggi che in tutti i giorni passati. La sento addosso la sabbia e il calore che questa estate ha lasciato dentro di me …
Oggi non mi sforzo di reagire. Oggi mi abbandono alla voglia di nulla e sospendo il Viaggio.



“Due buoni compagni di viaggio non dovrebbero lasciarsi mai.
Potranno scegliere imbarchi diversi, saranno sempre due marinai.”



Quante volte ho inconsapevolmente desiderato che queste parole fossero una Legge e che fosse punibile penalmente qualunque forma di non rispetto per la sua autorità.


Lei disse misteriosamente "Sarà sempre tardi per me quando ritornerai".


Io vorrei essere Lei … e invece per me è ancora troppo presto e  ti sto ancora aspettando ...


A tutti i compagni di viaggio
A quelli scappati
A quelli ritrovati
A quelli non ancora dimenticati
A quelli che non hanno mai saputo di esserlo
A quelli che non avrei mai voluto incontrare
A quelli che speravo restassero più a lungo( che poi forse sono proprio gli stessi )
A quell’unico soltanto che vorrei che restasse ora
A tutto il cioccolato che ho mangiato oggi per non pensare al mio Viaggio.




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