martedì 13 gennaio 2015

Il Tempo Delle Mele. Marce.







Sono terribilmente egocentrica lo so. Soffro molto se non mi sento abbastanza importante.
Mi nutro di piccole attenzioni, di sguardi obliqui, di carezze distratte. Di voci basse. Di desideri  intuiti.
Voglio essere più di un pensiero costante. 
Necessaria, come un respiro. 
Anelata, come l'aria mentre stai affogando.
Ossessiva come un battito pungente al centro del cuore.
Ti stordirò con promesse di velluto.
Comprerò biancheria intima nello stesso istante in cui Lei pregherà per te.
Ti bacerò soavemente sul collo nel momento in cui Lei preparerà il ragù per la cena.
Sarò la carne di ogni tuo sogno.
Sarò l'eco di ogni tua immaginazione.
Sottocutanea.
Inevitabilmente Presente, Essente.
Forse soffro anche  di Ninfomania perpetua.
Passavi di qui e ti ho colto.
Fortuna Mia .... Sfortuna Sua
Posso prenderti come una cosa.
Giocare un po' con la tua vita e i suoi stupidi piani e ridisegnarli a modo mio.
Il gioco delle tre carte.
E se Lei piange e sta male per te e per gli stupidi piani che ho stracciato ridendo
Alzerò le spalle due o tre volte e dirò che io non c'entro nulla.
E forse ci crederò davvero.
E ci crederai anche tu.
Del resto è quasi di nuovo Primavera e .... la Primavera si sa .... 
E non mi servirà più nemmeno la biancheria intima e i baci sul collo.
Mi basterà guardarti per stringere le redini della tua anima.
Fino ad inghiottirla.

Ma alla fine la vomiterò.



* Dedicato alla Cacciatrice che ho incontrato,
a quella Lei che ho dimenticato
a quell'anima che non sapeva difendersi e difendermi.

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