venerdì 2 maggio 2014

La mia casa











Ti ricordi quando da bambini giocavamo a rincorrerci e a un certo punto urlavamo “casa!” ansimando, ridendo, con la sottile paura di essere catturati …

Te lo ricordi?

Ho corso tanto, troppo. E ho il respiro altalenante.

Dove mi trovo ora c’è una musica prepotente che inonda le pareti e le fa vibrare

Che travolge la mia pelle e la fa tremare.

Non posso più separare i miei battiti dalle note che bussano alla porta dei miei pensieri.

Ho bisogno di tornare a casa.

Casa è

dileguarmi nei tuoi occhi e sentire che posso toccare l’eterno

Casa è

 perdermi completamente nell’odore di questo letto d’erba

Casa è

ubriacarmi delle tue parole lente e soffici che accarezzano il mio presente e consolano le mie ferite

Casa è

nuotare sulla tua pelle e desiderare immergermi nella tua anima

e non tornare più indietro



Voglio tornare a casa e,

detesto pregare ma, ti prego, aprimi quella porta.

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