mercoledì 7 maggio 2014

Perplessità sulla muffa





Sto cercando dei pensieri utili. Cosa fare domani. Cosa dire in quella riunione. A che ora partire.
Ma sono un una donna disordinata e non riesco mai a trovare quello che mi serve. Non so cosa farò domani e cosa dirò ai due professori seri che mi aspettano alle dodici e mezza in segreteria. Uno è il direttore …
A che ora parto per incontrare il direttore? Prima voglio fare colazione, devo passare da mia madre per il vestito rosso se no chi la sente?!?
Ho finito il verbale della riunione di oggi, quella in cui a un certo punto ho smesso di ascoltare … si parlava di muffe nella mensa, muffe tra i piatti, muffe che si aggirano sospette dove non penseresti mai … ho provato ad appassionarmi alla muffa ma non ce l’ho fatta e, a un certo punto, sono scappata. Per inseguire un desiderio che correva veloce e neanche sapevo dove e se sarebbe atterrato. E con sorpresa è atterrato su una superficie lunare, piena di crateri galleggianti, di specchi d’acqua fangosa impreziositi da molteplici sassi.  Una quercia obliqua.
Ogni volta che vedo i sassi penso sempre a quanto sole e quanta acqua ci dev’essere passata sopra.

 Quante parole e quanti sospiri pure.

Ho dondolato un po’ sulla superficie lunare.  Ho mirato il cielo a righe. Ho pensato mille pensieri inutili.
Ho detto molte cose che non volevo dire … quante volte mi sono ubriacata tanto da stare male, quante volte ho vomitato … ma non potevo davvero capire altro se non che stavo inseguendo un desiderio che correva veloce, che si era posato su una superficie lunare ma che poi aveva ripreso a correre e a volteggiare in uno spazio etereo dove forse sono caduti tutti i miei pensieri utili. Ecco perché non li trovo. 

E ora che devo dormire, ancora non so, proprio non so … 

 a che ora parto domani?

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